Che cos'è la sostenibilità ambientale e come può diventare una risorsa e non soltanto un obiettivo. A vantaggio di tutti.

Argomenti in primo piano:

  1. SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE
  2. SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: GLI OBIETTIVI DELL'ONU
  3. LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E IL PNRR
  4. SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: UNA RISORSA PER LE AZIENDE

Che cos’è la sostenibilità ambientale? Una domanda che apre a una molteplicità di risposte diverse che, da un lato, derivano dalla lunga storia di questo termine, sostenibilità, e dall’altra dalle applicazioni pratiche che oggi riguardano enti pubblici e privati cittadini, ma sono anche tanti gli esempi di sostenibilità ambientale per le aziende.

SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE

Il termine vede la luce la prima volta 50 anni fa, nel 1972, durante la prima conferenza ONU sull’ambiente anche se, per arrivare a una definizione ufficiale, bisogna aspettare il rapporto Brundtland. Qui viene fissato il legame tra sostenibilità e sviluppo che per essere tale deve “soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”. La sostenibilità si lega quindi strettamente al concetto di sviluppo sostenibile e, per la prima volta, entra nell’agenda di tutti i Paesi come paradigma per l’azione. La sostenibilità nell’ambito ambientale viene fissata soprattutto all’interno della conferenza ONU su ambiente e sviluppo del 1992 e si basa sul concetto di ecologia.

Da questa prima definizione, legata all’equilibrio di un ecosistema e alla sua capacità di resilienza, il significato di sostenibilità è andato a mutare notevolmente, strutturandosi e includendo nozioni e valutazioni sociali ed economiche. La sostenibilità ambientale, in particolare, è arrivata a coincidere con il benessere e con il suo mantenimento nel tempo dovuto ai diversi comportamenti umani. Ecco perché oggi il concetto di sostenibilità è vasto, mutevole e capace di includere l'utilizzo delle acque, delle fonti di energia, delle diverse tecnologie, ma anche sistemi di agricoltura e produzione del cibo o di riutilizzo e smaltimento dei rifiuti. Perseguire l’obiettivo, anzi, gli obiettivi della sostenibilità significa cambiare radicalmente il modo di agire, sia dal punto di vista privato, sia da quello istituzionale, in più direzioni diverse come sottolineano i 17 Goal individuati dalle Nazioni Unite.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: GLI OBIETTIVI DELL'ONU

Nel 2015 l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha tracciato la sua Agenda 2030 con all’interno 17 Goal, per un totale di 169 traguardi, da perseguire nell’arco dei successivi quindici anni. Il panorama toccato dalle Nazioni Unite è ampio e mette insieme più campi: scuola, sanità, lavoro, nutrizione e naturalmente ambiente. Anzi, a quest’ultima tematica sono dedicati 4 specifici Goal: il 7 (energia pulita e accessibile), il 13 (lotta al cambiamento climatico), il 14 (la vita sott’acqua) e il 15 (la vita sulla terra).

Primaria, in questo quadro, la lotta al cambiamento climatico che a livello mondiale ha la sua base degli Accordi di Parigi per la riduzione dei gas serra e l’aggiornamento continuo degli impegni all’interno della Conferenza delle parti (COP) convocata ogni anno a partire dal 1995. L’ultima in ordine temporale si è svolta a Glasgow e ha visto la partecipazione dei leader di 190 Paesi. Il prossimo appuntamento è fissato per la fine dell’anno a Madrid con la COP27, dove sono previsti nuovi impegni sulla neutralità carbonica.

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E IL PNRR

Gli obiettivi rimarcati a livello internazionale si sono poi tradotti in una serie di impegni e provvedimenti nazionali, sia da punto di vista normativo sia da quello economico. Da un lato, infatti, nell’arco degli ultimi tre decenni, la legislatura sul tema si è sempre più strutturata e ampliata, dall’altro sono stati introdotti una serie di strumenti finanziari per promuovere le azioni virtuose e per scongiurare invece le pratiche inquinanti. Il Green New Deal Europeo, prima della pandemia, e poi il piano NextGenerationEU, hanno previsto enormi finanziamenti per favorire le innovazioni legate al tema della sostenibilità ambientale. Un importante capitolo, da questo punto di vista, è stato inserito all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che al punto 2 annovera la Rivoluzione verde e transizione ecologica. Questa potrà essere realizzata attraverso riqualificazione energetica degli edifici, raccolta differenziata, piani urbani integrati, potenziamento capacità reti elettriche, e lo strumento diventato più noto al grande pubblico: il Superbonus.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: UNA RISORSA PER LE AZIENDE

L’interesse per la sostenibilità è diventato anche, negli ultimi decenni, un asset fondamentale per l’impresa. Da un lato infatti crescono gli investimenti in aziende sostenibili e che possono certificare quanto fatto in questo campo e, dall’altro, i consumatori considerano l’attenzione alle tematiche ambientali e sociali di un’azienda un requisito fondamentale per l’acquisto, accanto a qualità e prezzo. Dire che un’azienda è sostenibile, però, equivale a certificarlo secondo parametri ben definiti e meccanismi di validazione riconosciuti in base alle diverse aree di analisi. L’utilizzo di questi strumenti permette a un’azienda di far poggiare su solide basi la propria Corporate  Social Responsability (CSR) definita nel Libro Verde della Commissione Europea come “l'integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate”. Una definizione che sancisce come oggi, business e attenzione all’ambiente e alle tematiche sociali non possano essere disuniti.

 

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