Tagliare i consumi inutili e spesso nascosti per limitare le emissioni, risparmiare sui consumi e pesare meno sull’ambiente. Ecco i nostri consigli per il risparmio energetico in ufficio.

Argomenti in primo piano:

  1. Le e-mail hanno un impatto ambientale
  2. Mettersi in stand-by 
  3. Risparmio energetico stampanti
  4. La base per ridurre lo spreco di energia
  5. Gli spostamenti che fanno la differenza 
  6. Tenere d’occhio il termostato

Il risparmio energetico è importante tanto in casa quanto in ufficio e in azienda. Per ottimizzare i consumi in ambito aziendale esistono analisi dei dati e percorsi di efficienza che possono dare risultati importanti fino ad arrivare a veri e propri interventi strutturali e di processo. Accanto a questi progetti di efficientamento che garantiscono il massimo risultato, esistono dei piccoli ma importanti accorgimenti che possiamo assumere fin da subito per aumentare il risparmio energetico in ufficio.

Le e-mail hanno un impatto ambientale

É molto importante gestire la posta elettronica ricordandosi che anche questa ha un peso in termini di consumo di energia ed emissioni di CO2. Lo sapevi che, tenendo conto sia del consumo energetico del pc sia di quello dei server, una mail da 1MB è responsabile dell'emissione di circa 19 grammi di anidride carbonica? Inviarne 8 di seguito corrisponderebbe dunque alle emissioni prodotte da un’automobile che percorre un chilometro. Inviare file troppo pesanti in particolare, oltre a rallentare la posta dei colleghi, mette in sofferenza i server con conseguente dispendio energetico aggiuntivo. Una possibile soluzione? Comprimere i file che dobbiamo mandare in allegato o, ancora meglio, sostituirli con un link.

Mettersi in stand-by 

Anche se siamo abituati a dare una connotazione non positiva a questa espressione (un progetto in standby, di solito, è prossimo ad essere affossato), in realtà applicata al monitor e al computer ci garantisce un buon risparmio. Attivare le funzioni di risparmio energetico presenti sulla maggior parte delle macchine ci permette infatti di spegnere automaticamente il monitor quando non utilizzato, dando così anche respiro al processore con conseguente risparmio energetico.

Risparmio energetico stampanti

La stampante consuma energia mentre è accesa, per questo è buona norma spegnerla a fine giornata o almeno assicurarsi che sia impostato lo standby automatico. Il dispendio naturalmente aumenta quando si sta lavorando, ecco perché fa bene all’ambiente (e alle tasche) evitare di essere stampatori “seriali”. Non solo: stampare significa anche un consumo di carta e di colori, per questo dovremmo limitarlo il più possibile ai documenti essenziali. È utile anche controllare l’anteprima di stampa così da assicurarci che l’effetto sia quello desiderato, evitando sprechi per la ristampa. 

La base per ridurre lo spreco di energia

Spegnere le luci inutili è sicuramente la prima pratica che ognuno di noi dovrebbe fare propria al fine di ridurre i consumi energetici. Pensiamo ad esempio alle sale riunioni in cui monitor accesi e luci inutilizzate rappresentano uno spreco energetico quasi quotidiano. Ogni qualvolta sia possibile, è meglio sfruttare la luce del sole: oltre all’ambiente, anche i nostri occhi ne gioveranno.

Gli spostamenti che fanno la differenza 

Evitare gli spostamenti non necessari. Questo periodo di distanziamento ci ha insegnato una cosa importante: spesso non serve macinare chilometri magari solo per dei brevi incontri brevi su temi specifici. Meglio sfruttare in questi casi gli strumenti di videoconferenza e utilizzare tempo e risorse per riunioni più complesse. Insomma, meno spostamenti, ma meglio organizzati e più confortevoli.

Anche nel nostro edificio, però, possiamo decidere di effettuare spostamenti più o meno energivori. Avete mai pensato a quanto consuma un ascensore? Circa il 5% dell’energia necessaria per alimentare un edificio adibito ad uffici. Poi - si sa - fare le scale è un vero e proprio toccasana.

Lo smart working. Uno o due giorni di lavoro da casa quanto possono pesare sul risparmio energetico? Una risposta ci è arrivata, pochi giorni fa, dall’Aie (Agenzia Internazionale dell’Energia) che ha spiegato come rafforzare lo smart working potrebbe essere utile per tagliare la domanda di energia. Adottare il lavoro agile per tre giorni a settimana consentirebbe un risparmio di oltre 400mila BEP (barile equivalente di petrolio) al giorno.

Tenere d’occhio il termostato

Infine il capitolo più importante e recentemente tornato alla ribalta: la corretta impostazione del termostato in ufficio. Come impostare il termostato per risparmiare? Non più di 19 gradi in inverno e meno di 27 gradi in estate con 2 gradi di tolleranza. L’indicazione arriva dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera che lo hanno stabilito per gli edifici pubblici dov’è diventato un vero e proprio obbligo con il cosiddetto Decreto Bollette.  Un parametro da tenere in considerazione anche nel privato.

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